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Italia, Firenze • Dario Nardella è da pochi mesi il nuovo sindaco di Firenze e subito ha presentato alcuni progetti di investimento alla fiera Expo Real di Monaco grazie alla promozione di Invest In Tuscany, della Regione Toscana, che favorisce l’arrivo di investimenti di larga scala sul territorio toscano. Il Comune di Firenze possiede già un regolamento edilizio ed un piano strutturale e si appresta ad approvare il regolamento urbanistico attuativo. “Il contesto delle regole di pianificazione è certo”, secondo il sindaco, e la promozione anche sui mercati internazionali può partire con basi solide. Un piano urbanistico “a volume zero” che ha lo scopo di trasformare l’immenso patrimonio immobiliare della città, storica, d’arte, turistica ma con vocazione anche industriale e produttiva. Parlando di immobili da riqualificare, ci sono 750.000 mq di immobili pubblici e privati che possono essere riconvertiti con le destinazioni già indicate, e con un tempo stimabile chiaramente grazie alla semplificazione amministrativa. Tre fattori chiave secondo Nardella, per valorizzare tutto il patrimonio immobiliare pubblico italiano: la creazione di una regia unica per evitare conflitti tra troppi poteri decisionali, una strategia unitaria per valorizzare le grandi aree urbane, servono procedure semplici e chiare per gli investitori. “Non è la complessità dell’investimento o la durata” ma è l’incertezza a frenare gli investimenti. A Firenze 5 mesi fa è stato firmato un accordo con l’Agenzia del Demanio e il Ministero della Difesa per il recupero e la valorizzazione di 8 caserme (totale 160.000 mq), operazione che era bloccata da vincoli burocratici.

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